domenica 9 marzo 2014

dieci di coppe: il valore della comunità



Ognuno di noi ha un passato; ognuno di noi ha ricordi d'infanzia, legami familiari (persino chi non ha famiglia ha comunque dei riferimenti al proprio vissuto, anche riconducibili all'assenza), luoghi spazio/temporali che riportano a qualcosa di antico e contemporaneamente attuale, sempre vivo eppure lontano. 
I sentimenti, le emozioni, sono fortemente e inevitabilmente connessi con questa matrice, ed è frequente che al ricordo si associ il dolore per una perdita, il risentimento per il non avuto o semplicemente la nostalgia dei bei tempi andati. 
Spesso dunque non è sempre semplice associare quello che era a quello che è, quando la connessione ci riporta a toccare elementi "sensibili" dentro di noi. 
Eppure l'arcano del momento presente di oggi pare invitare proprio a collegare questi elementi, come se in questa fase potessimo rintracciare il senso attraverso l'unione dei legami affettivi, familiari, amicali, sociali. 
E' un invito alla riscoperta della presenza di ogni elemento dentro di noi, anche quelli che avremmo sperato fossero ormai definitivamente archiviati.
Noi siamo tutto, passato, presente e futuro, e lo siamo nel qui e ora. 
Perfezionare l'intesa tra le nostre parti - tra il vecchio e il nuovo, quello che vorremmo essere e quello che siamo stati, quello che rivendichiamo e quello che vorremmo cancellare dalla memoria, il luogo dove vorremo essere e quello dove siamo cresciuti, la famiglia d'origine e quella elettiva, gli affetti passati e gli affetti attuali... - ci consente di ratificare una unione interna consapevole che favorisce un senso di completezza e appagamento, sia da un punto di vista personale che collettivo.

Siamo all'alba della costruzione di un nuovo paradigma sociale, quello di un

NUOVO SENSO DELLA COMUNITA'. 


Pacificare la comunità interna - i nostri vissuti, i personaggi esterni che li hanno vivificati (genitori, fratelli, amici, insegnanti, colleghi...), le tante diverse rappresentazioni di noi che siamo stati - ci consente di sperimentare prima di tutto dentro, una comunità affettiva e solidale. Se non siamo in grado di portare sostegno, considerazione e amore alle nostre parti interne, come possiamo pensare di creare all'esterno un modo nuovo di stare insieme? 
Il cambiamento parte da dentro, questo si sa.

Il 10 di coppe è un caldo invito a percepirci in unione e compassione con quello che siamo stati, con coloro che fanno parte del nostro vissuto e con i luoghi psichici e fisici della memoria.    

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